Ieri ho mangiato un piatto di pesce fresco che ho pagato 20 euro e per il quale avrei tranquillamente pagato il triplo. Mezz'ora fa ho fatto un pasto completo per l'equivalente di 30 centesimi e, credetemi, non li valeva.
Stamattina mi sono svegliato sull'oceano, ora sono a 3400 metri di quota, con un po' di mal di testa. Mi hanno detto di starmene un po' buono e mi hanno dato da bere il Mate, una specie di the fatto con foglie di coca. Stupefacente.
Cuzco era la capitale dell'impero Inca, e tutti i suoi abitanti sono chiaramente i discendenti degli Inca. Ma direi che l'impero ha fatto una gran brutta fine, e qui paiono tutti messi maluccio: ho chiesto al solito ragazzo che voleva vendermi cartoline di indicarmi un sentiero diverso da quelli dei vari turisti e backpackers. E' bastato girare un paio di vie e mi sono trovato in un mercato all'aperto che sembra uscito dall'incubo di un'ispettore dell'ufficio igiene.
Vi dico solo che non c'e' l'ombra di un frigo e che ho dovuto passare di corsa, fra i conati, il reparto carni. Ho trovato pace nel reparto cioccolata, dove vendono un 100% di cacao Inca duro e puro che mi iniettero' in vena nelle prossime ore.
Ho fatto due chiacchiere con la simpatica signora che mi ha venduto la zuppa da trenta centesimi, che non scordero' finche' campo, (anche perche' non la digeriro' mai). Mi ha chiesto se l'Italia e' come Cuzco o e' piu' avanzata, e se la vita e' cara come qui, dove le case hanno raggiunto cifre sbalorditive (circa 2500 euro.)
Con quello che ho visto in quel mercato Salgado ci avrebbe fatto un libro, ma non me la sono sentita di scattare foto come in uno zoo.
Ora vado a visitare il museo Inca, sempre se non svengo in mezzo alla strada, o mi viene un infarto, o un'embolia. Quest'ultima frase era solo per tranquillizzare i miei.
A proposito! Non ve l'ho detto, ma sono stato in ospedale. Una spina che mi porto da Los Roques continuava a darmi fastidio e sono stato in clinica. Putroppo niente amputazione, anzi, un'efficienza cosi' noiosa da privarmi della possibilita' di raccontare qualche gustoso aneddoto terzomondista.
Vi saluto, coninuo a immergermi nel colore locale. Spero di sopravvivere.
GRANDI EMOZIONI: All'ennesimo "Tu sei italiano?" ho risposto "No, vengo da Albania."
Commento: "Ah! In Iraq"
P.S. Ho trovato moglie! Yolanda, 20 anni, alta come Yoda. Dice che non e' mai uscita da Cuzco e vorrebbe viaggiare. Mi ha venduto una deliziosa macedonia, e sento che e' fatta per vivere a Porta Romana!
mercoledì 13 dicembre 2006
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1 commento:
che invidia. ti immagino tutto allegro con lo zaino in spalla che ti arrampichi canticchiando "sul cucuzcolo della montagna"
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