lunedì 8 gennaio 2007

PERITO MORENO

Ed eccomi finalmente in Patagonia.Un luogo spazzato dal vento e spaccato dal sole, un vuoto infinito dove tutta la natura parla di desolazione e oppressione: ovviamente mi ci sono trovato subito a mio agio. Viaggio su un pulmino, con altri quattro disperati piu' la guida, e sono reduce da cinqucento chilometri su quella che chiamerei banalmente una lingua d'asfalto. Se solo ci fosse stato, l'asfalto.
Siamo stati in un posto pazzesco chiamato Sarmiento, che si potrebbe definire lunare, se le rocce della luna avessero cento colori diversi. Al tempo dei dinosauri qui c'era una foresta, e col tempo la materia inorganica ha sostituito quella organica, con la fossilizzazione. Risultato: decine di tronchi, perfetti fin nelle venature piu' piccole, che pero'non sono piu' di legno, sono di roccia. E' la Foresta Pietrificata, uno spettacolo pazzesco. Mi chiedo come i Pink Floyd non ci abbiano fatto un concerto.
Dopodiche' siamo andati avanti, avanti, avanti, finche' assolutamente all'improvviso, senza un perche', la strada e' diventata d'asfalto, sono spuntati alberi (veri), una citta' in mezzo al nulla e, udice udite, fa un freddo porco, sensazione che non provavo da Milano.
La Patagonia e' strepitosa, da cartolina: a proposito, chi vuole una cartolina? Scrivetemi il vostro indirizzo a paololentini@hotmail.com.
Ora vi saluto, scrivere su questa tastiera e' una tortura e sono le undici di sera, a quest'ora e' QUASI BUIO.

Grandi emozioni: la cucina argentina, vuoi per radici culturali, vuoi per clima affine, tende ad imitare quella europea, spesso con ottimi risultati, ma con nomi leggermente diversi per evitare grane legali. Il mio primo pranzo in Patagonia e' stato a base di "mottadello" e "camemberto".

Grandi emozioni 2: sapete perche'questo posto si chiama Perito Moreno? Perche' e' stato dedicato al tizio che ha tracciato una parte di confini argentini, un certo Moreno, che era, appunto,perito. Giuro che e' vero.

Grandi emozioni 3: All'aeroporto di Buenos Aires mi hanno fatto aprire il taccuino per dare un'occhiata. Hanno chiesto, suppongo per la mia grafia, se fosse scritto in ebraico.

7 commenti:

Unknown ha detto...

per un attimo pensavo che si riferisse all'arbitro moreno che tanto ti somiglia...

Anonimo ha detto...

finalmente sono riuscita a leggerti un pò... sento gli odori del pullmino dove si sta appiccicati, vedo i volti della gente e che invidia! apresto, bandy

Anonimo ha detto...

Quando torni Pa' ?

Anonimo ha detto...

Sarmiento, Petito Moreno, Patagonia.
Ecco dove vedere le foto: http://www.patagoniaadventures.com

Anonimo ha detto...

Ciao caro viaggiatore, come t'invidio, ma già che ci sei tu in viaggio e non io, mi piace l'idea che tu te la goda al massimo. E per qs, querido, voglio condividere con te, nel caso non lo sapessi già, l'esistenza di una comunità di viaggiatori che si scambiano ospitalità sui rispettivi divani in ogni angolo del pianeta: couchsurfing.com Merita!
Buon proseguimento...

Unknown ha detto...

Bello mio, mi fa davvero piacere
leggerti e saperti in viaggio.
Riesco a immaginarti vividamente e benissimo mentre ti prendi il tuo tempo per digitare su tastiere scassate in qualche stanza polverosa in questo o quell'angolo di mondo, tra estranei in canotta e ciabatte che si sventagliano annoiati e gechi che guizzano sulle pareti.
Oddio, quanto ricordi...
Mi sa che adesso sara' piu' facile anche per te immaginare me nelle stesse situazioni e capire da dove e in che modo uscissero tutte quelle mail di viaggio...
Lasciati andare e vedrai che la strada si prendera' cura di te.
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Torno il 29. Un abbraccio specialissimo a mio fratello, lo sciamano olandese.